Hyper-v e VirtualBox sullo stesso host

Aprire powershell eseguita come amministratore ed eseguire il seguente comando che installerà la feature Windows “Windows Hypervisor Platform”:

Enable-WindowsOptionalFeature -Online -FeatureName HypervisorPlatform

Successivamente eseguire il seguente comando per consentire a VirtualBox di poter eseguire VMs sull’host nel quale già è in esecuzione Hyper-V:

C:\Program Files\Oracle\VirtualBox\VBoxManage.exe setextradata global "VBoxInternal/NEM/UseRing0Runloop"

o nel caso si voglia abilitare la funzionalità solo per una specifica VM:

C:\Program Files\Oracle\VirtualBox\VBoxManage.exeVBoxManage setextradata "<VM NAME>" "VBoxInternal/NEM/UseRing0Runloop"

IIS Application Pool identity password

Qualche giorno fa mi sono ritrovato nella situazione di dover configurare un Application Pool di un nuovo site IIS senza conoscere la  password dell’utenza di dominio con quale configurare l’identity, per non creare una nuova utenza sono andato ad estrapolarla dal vecchio Application Pool.

Di seguito gli steps da eseguire:

Aprire il prompt dei comandi come amministratore (Run as Administrator)
Spostarsi sul percorso nel quale risiede l’ applicazione appcmd

Verrà visualizzato l’ output di configurazione dell’ apppool e sotto la sezione [ProcessModel] alla voce password, sarà disponibile la password in chiaro

 

DDNS Cisco 857

In questa guida andrò a drescrivere come configurare il DDNS su un Cisco 857 usufruendo del servizio offerto da no-ip.com

Tralasciando tutta la parte di registrazione  e configurazione dei domini su no-ip e premesso che sul router siano già impostati i dns e abilitato il domain lookup passiamo subito alla configurazione del del ddns sul cisco

Abilitare la modalità privileged EXEC mode ed entrare nella global configuration mode e lanciare i comandi:

sositituendo con la propria e-mail e password  dell’account no-ip.

Nei comandi che si andrà inserire appare anche il “?“, ma dato che si tratta del comado di help riservato non sarà possibile inserirlo in quanto ci verrà visualizzato l’help dei parametri, per ovviare a questo problema premere CTRL+V e sucessivamente il “?“.

In questo caso ho impostato un check ogni 5 minuti, nel caso si vorrebbe specificare un time range differente è possibile agire sui valori del comando “interval maxium”, facendo riferimento alla seguente sintassi (d/h/m/s).

Il secondo step di comandi da eseguire è il seguente:

 

Avendo l’ accortezza di sostituire myhostname con’hostname che è stato creato dal pannello del sito no-ip, e sostituire anche noipupdate nel caso nel primo step di comadi si sia inserito un nome differente.

 

Nel caso il dns non venisse aggiornato  abilitare il debug sul ddns e resettare la connessione:

Se nei messaggi di debug verrà visualizzata la stringa:

significa che i dns e/o il domain lookup son sono configurati correttamente, in questo caso procedere digitando i comandi:

 

Slackware 14.0 su LUKS e LVM

Introduzione

In questa guida verrà descritto come installare linux slackware 14.0 full encrypted  (root e swap crittate) combinando  LUKS e LVM. Il sistema verrà installato su un volume logico creato sopra la partizione crittata con luks avendo così il vantaggio di inserire una sola passphrase per accere al sistema.

Preparazione dei dischi

Bootiamo la macchina con il sistema di installazione che più si preferisce(CD, DVD, PXE, USB), al promp, dopo essersi loggati come root, avvieremo cfdisk e provvederemo alla creazione delle partizioni necessarie per ospitare la slackware, in questo caso una piccola partizione di boot da 100MB, e il restante spazio su disco per la root.

crittiamo la partizione

A questo punto procediamo alla creazione della partizione crittata con una chiave  di grandezza pari a 256 e con l algoritmo di cifratura di default (aes), ci verrà chiesta una passphrase che verrà impostata a nostro piacimento

Apriamo la partizione crittata in modo da poterla usare in modo chiaro su un  mapped device, verrà chiesta la passphrase usata da  luksFormat

l’ ultimo argomento del comando indica il nome che vogliamo assegnare al mapped device questo verrà usato per le operazioni di decrittazione e si troverà in /dev/mapper/slackluks

Creiamo i volumi logici con LVM

Ora verrà creato il PV sul device /dev/mapper/slackluks, un VG chiamato cryptvg che ospiterà i due LV, uno per la / e uno per la swap:

creiamo i device nodes, attiviamo i volumi logici e formattiamo il volume di swap in modo che venga identificata una partizione di swap valida al momento del setup

 Installiamo il sistema

Ora possiamo finalmente possiamo avviare il setup, verrà identificata la LV swap che provvederemo ad attivare, selezioneremo come partizione di root la /dev/cryptvg/root e /dev/sda1 per  filesystem di /boot; procediamo come  una normalissima installazione.

Configuriamo LILO

A sistema installato, dovremmo occuparci del bootloader lilo, sceglieremo di configuarlo in modalità esperta e di installarlo nell’ MBR. Per prima cosa andremmo ad aggiungere i parametri extra nel kernel, il supporto all’ utf-8 per la console e la partizione di swap che verrà utilizzate per l’ ibernazione:

selezioniamo /dev/cryptvg/root come root partition e installiamo Lilo nell’ MBR, noteremo subito un messaggio di errore “installation failed” , questo succede perchè dobbiamo ancora creare l’initrd, per ora ignoriamolo e selezioniamo exit per finire l’ installazione. A questo punto ci ritorneremo dinuovo  al promp, è molto importante che la macchina NON venga riavviata prima che provvederemo alla creazione dell’ initrd.

Per la sua creazione bisogna chrootarsi  sul filesystem della slackware appena installata

ora ci troviamo sulla root della slackware, nella quale andremmo a creare l’ initrd con il supporto per LVM , CRYPT e HIBERNATION. Assumendo che sia stata formattata la /  come ext3 e installato il kernel di default 3.2.29-smp, lanciamo il comando:

che provvederà a creare l’ initial ramdisk con il supporto all’ LVM, mappatura tastiera italiana (ulite quando si inserià la passphrase) e per finire sarà specificata la partizione di swap per l’ ibernazione.

 

/etc/lilo.conf

Fatto il tutto avremmo il file di configuarzione di Lilo simile a quello postato quà sotto.

Il sistema ora è pronto per essere rebootato, e al suo avvio verrà chiesta la passphrase e se valida verranno sbloccate le partizioni crittate.